Classic Cars, Motorcycles and Automobilia

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Lancia Lambda VII° Serie Corsa, 1927 - ex Mille Miglia 1927

Telaio 16671 Motore 5806 La Lancia Lambda è universalmente riconosciuta come il capolavoro di Vincenzo Lancia, sintesi assoluta del suo genio ed estro. Durante una gita al mare rimane stupito dalla struttura portante delle navi, un insieme di telaio (chiglia) e scocca (scafo). Con il suo prezioso collaboratore, l’Ing. Falchetto applica questo rivoluzionario concetto all’automobile. Nasce la Lambda il cui nome continua la tradizione "grecista" della Casa. Siamo nel 1921 e le nuove soluzioni tecniche applicate sono all’avanguardia per l’epoca: sospensioni anteriori a ruote indipendenti, ammortizzatori con molle elicoidali, motore 4 cilindri a V stretto. Il telaio a scocca portante rende l’automobile più bassa e quindi più slanciata di ogni altra al mondo. "Sulla Lambda si scende e non si sale", recita lo slogan pubblicitario. Le forme della carrozzeria sono spigolose ed anche il radiatore è squadrato, in controtendenza con la moda del momento. Nel 1923, la prima Lambda è posta in vendita ed il successo è immediato. Le ordinazioni giungono da ogni parte del mondo e Lambda è prodotta fino al 1931 in nove serie diverse ed il telaio è proposto in varie versioni di lunghezza. Anche nelle competizioni la Lambda si distingue immediatamente, sebbene i clienti non possano partecipare liberamente se non con l’autorizzazione da parte della Casa Lancia. Due Lambda "ufficiali" con telaio corto sono iscritte alla prima Mille Miglia del 1927 e si piazzano al quarto e quinto posto assoluto. Visto il successo ottenuto, per l’edizione 1928 la carrozzeria CA.SA.RO. allestisce delle vetture speciali, una delle quali giunge a Brescia, pilotata da Strazza-Varallo, in terza posizione assoluta. La vettura che presentiamo ha una storia importante ed affascinante. Acquistata il 22 marzo 1927 da Augusto Battaglini, concessionario Lancia a Firenze, è immatricolata con targa FI 2. Battaglini si iscrive alla Mille Miglia di quello stesso anno, correndo in coppia con il fratello Rinaldo dopo avere avuto l’autorizzazione da Vincenzo Lancia in persona. Gli è attribuito il numero 24 e, dopo una brillante gara, giungono al traguardo 16° assoluti; un ottimo risultato visto che vengono preceduti da dei veri campioni del volante. Nell’agosto del 1932, la Lambda è venduta al pioniere dell’automobilismo e grande appassionato, il Barone Fianchetti, il quale, con il suo estro artistico disegna e fa realizzare una nuova carrozzeria sportiva ed aerodinamica e ne sostituisce il motore. Continuerà ad utilizzarla per alcuni anni prima di cederla. La Lambda VII serie giunge così ai giorni nostri e fa parte della collezione di un appassionato di Lancia Lambda. Ottiene nel 2011, il passaporto FIVA con attribuzione di classe B/3 ed in precedenza, nel 2007 era stata esposta all’interno del Museo Mille Miglia a Brescia. Perfettamente restaurata alcuni anni or sono, è pronta a correre nuovamente la rievocazione della celebre maratona bresciana.
€ 250.000,00 / 270.000,00
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