La collezione d'arte di Vasco Pratolini - I

109

Dino Caponi
(Firenze, 1920 - 2000)

Ritratto di Vasco Pratolini, 1933

Matita su carta
cm. 20x18

Firma e data in basso a destra. Bibliografia: 1965, Catalogo della Mostra Dino Caponi, Monotipi Sibariti, presentazione di Vasco Pratolini (Galleria d'Arte Il Fiore, Firenze, 20 marzo - 3 aprile 1965); 1973, Catalogo della Mostra Dino Caponi, Presentazione di Vasco Pratolini (Galleria d'Arte Boccuzzi, Firenze, 13 gennaio - 1 febbraio 1973); 1981, Catalogo della Mostra Dino Caponi, Edizioni Pananti; 2000, Dino Caponi, Un espressionista romantico, Masso delle Fate Edizioni, Signa, p. 27, 104; 2011, Il naturalismo lirico di Dino Caponi, Atout Maschietto Editore, Archivio Generale della opere di Dino Caponi, p. 19, 22 (Museo Mediceo, Palazzo Medici Riccardi, Firenze, 6 maggio - 7 giugno 2011)

Questo piccolo ritratto a matita costituisce una sorta di icona originaria del sodalizio ultracinquantennale che legherà profondamente Dino Caponi a Vasco Pratolini; Pratolini ne andava particolarmente orgoglioso: "del '33 è incontestabile il mio ritratto" (Ed. Pananti, 1981; Ed. Masso delle Fate, 2000). Interessante anche la notazione aneddotica di Chiara Toti: “ogni-nuovo arrivo al casotto del dazio veniva allora registrato dalla matita di Caponi e così, nel 1933, accanto al Ritratto di Sergio compare quello di Vasco Pratolini" (Ed. Atout Maschietto Editore, 2011). Si tratterebbe dunque della testimonianza grafica del tempo in cui lo stesso Vasco Pratolini venne introdotto nella più ristretta cerchia dei discepoli di Ottone Rosai, che proprio in quell’antico edificio in Via di Villamagna, tanto legato ai remoti fasti della Firenze medicea, aveva improvvisato, sempre benvenuto ospite, la sua provvisoria scuola-cenacolo,prima ancora di trasferirsi in Via di San Leonardo, presso il Poggio Imperiale.

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