Firma in alto a destra.
Calle, ultima opera di Ghiglia proposta in catalogo, ci accompagna agli anni del
quarto decennio del ‘900.
L’impaginazione prospettica in questo caso è frontale, con un punto di vista
fortemente ravvicinato, quasi da “close up” fotografico, come in altri dipinti di questi
anni (Fig.7); La stoffa a righe che riveste il tavolo non è disposta in morbide volute o
solcata da taglienti pieghe metalliche come in altre nature morte precedenti o
successive, ma appiattita e collegata con lo sfondo decorato senza soluzione di
continuità; in questo spazio bidimensionale si colloca la carnosa sensualità delle
calle, recise corte per tenere il fiore vicino al vaso, da cui sembrano mutuare la
smaltata consistenza.
Scheda a cura di Leonardo Ghiglia.