Valentin de Boulogne

(Coulommiers, 1591 - Roma, 1632)

Expertise del Dott. Gianni Papi.

"In questo notevole dipinto, inedito e di cui non si immaginava l'esistenza, sarà da riconoscere il bozzetto che Valentin eseguì per il suo committente, nonché protettore - il cardinale Francesco Barberini- , in vista dell' impegno per la pala petriana di identico soggetto. Fu infatti il potente porporato ad affidare al pittore francese la prestigiosa commissione nel maggio 1629. Doveva essere pratica ricorrente, e forse obbligatoria, quella di fornire bozzetti corrispondenti all'immagine che i pittori avrebbero rappresentato nelle pale petriniane a loro assegnate.  [...] Non abbiamo notizia dell'esecuzione di un bozzetto da parte di Valentin, ma la qualità dell'opera appena riemersa depone a favore dell'autografia del pittore. Sono state compiute analisi tecniche sul dipinto che mostrano alcune - seppur non decisive - varianti durante l'esecuzione (nei calzari, nelle gambe dell'angelo), mentre i pigmenti sono precedenti alla metà del XVIII secolo. La tela sottile può essere adeguata ad un'opera di piccole dimensioni come questa. 

Sebbene la prassi caravaggesca non prevedesse la realizzazione di bozzetti preparatori, la data avanzata della commissione (con i furori caravaggeschi ormai al tramonto) e soprattutto il prestigio della commissione (una pala per San Pietro), avranno convinto Valentin ad accettare tale richiesta e a presentare il bozzatto al committente [...]. 

".  (dalla Expertise del Dott. Gianni Papi).

L'opera è provvista di Attestato di libera circolazione.