Ottone Rosai

(Firenze, 1895 - Ivrea, 1957)

Firma e data in basso a destra. Sul verso: sul telaio a inchiostro «Azelio»; a inchiostro «9633» (carico Galleria Farsetti);timbro Leoncini, Firenze; sulla tela a matita «autentico / del 30 / OttoRosai»; piccolo cartiglio con cornicetta a stampa e scritta a inchiostro «LaStrozzina / n° 35. Rosai».

Esposizioni:  1962 Birolli Licini Rosai nelle collezioni di Prato, testo di M. Valsecchi, Palazzo Pretorio, Prato, settembre, in cat. n 30, riprodotto tav. 7 (Il vecchio Azelio);  1965, 100 opere di Ottone Rosai, prefazione di C. Betocchi, Galleria Falsetti, Prato, dicembre, riprodotto in cat. tav. XXXI (Il vecchio Azeglio).

Il telaio mostra sul lato destro una bacchetta aggiunta e appare sostituito; nell’ultimo dopoguerra, Rosai si valeva del fornitore di articoli per belle arti, Armando Leoncini, Firenze, ed è a questo periodo che può farsi risalire la sostituzione. La tela è preparata a macchina, come si riscontra in altri dipinti degli anni ’30. L’insieme strutturale e compositivo, l’andamento della pittura, la disposizione del chiaroscuro possono confermare l’epoca di esecuzione, non il 1930, ma anni ’30 (circa 1934-1936).

Autentica di Luigi Cavallo su fotografia.