In questo dittico di ancor forte impronta rinascimentale sono a nostro avviso da riconoscersi forti influssi della maniera di Lorenzo Lotto; una variante originale e atipica, culturalmente decentrata, della grande tradizione veneta del primo Cinquecento declinata tuttavia, in questo caso, lasciando ampia eco all’impianto disegnativo della composizione e a cromatismi incentrati sui gialli, i celesti e i verdi, stesi in campiture ampie e uniformi.