di probabile fattura centroeuropea, databili alla metà del XVIII Sec. e circa un secolo dopo trasformate a percussione dalla pietra focaia; entrambe le canne, a due ordini con anelli incisi al cambio, sono firmate sulla volata "L.Lazarino"; batterie sobriamente incise a racemi; casse in legno di noce con fornimenti d'ottone incisi a volute, una di due porta applicato alla controcartella un gancio da cintura in ferro, mai montato sulla seconda, presente una delle due bacchette originali, in legno con battipalla di ferro; in buone condizioni sia meccaniche che, in generale, anche estetiche, con piccoli difetti ed ingiurie dovute all'uso ed al tempo
Lunghezza 51,5 cm