Classic cars and automobilia

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Chrysler 72 ex Mille Miglia, 1928

Telaio #CP982D Motore #CJ213188C Chrysler è fondata il 6 giugno 1925 da Walter Chrysler, un eclettico personaggio che già l’anno precedente ha lanciato sul mercato una vettura a cui aveva dato il proprio nome, la Chrysler B70. Walter Chrysler si distingue per la costruzione di automobili all’avanguardia specie nelle linee delle carrozzerie, molto attente all’aerodinamica e alleggerite. La Chrysler è infatti la prima azienda produttrice di automobili al mondo a costruire nei suoi stabilimenti una galleria del vento per studi sulla penetrazione aerodinamica. Nel 1928, Chrysler è il terzo produttore statunitense di automobili, riuscendo in soli tre anni dalla nascita a sopravanzare aziende che da decenni sono già consolidate sul mercato. Il coraggio imprenditoriale di Walter Chrysler ed un buon gruppo di lavoro di giovani designer, permette alla Chrysler di presentare sul mercato autovetture innovative e di distribuirle in tutto il mondo con una rete di vendita capillare. Il modello 72 della Chrysler nasce nel 1928, come evoluzione della 70, un’autovettura della categoria che negli Stati Uniti viene classificata come “mid-size”, un segmento nel quale tutte le grandi case costruttrici americane, hanno a listino almeno tre modelli. La 72 è dotata di un motore a 6 cilindri di 3582 cmc, con valvole laterali ed una potenza di 75 CV ed albero motore poggiato su 7 supporti di banco. Il cambio ha 3 velocità ed i freni idraulici a tamburo sono dotati di uno speciale brevetto Chrysler-Lockheed che permette agli stessi di auto-equilibrarsi dopo ogni frenata. Il modello 72, nonostante il prezzo elevato, nelle varie tipologie di carrozzeria proposta sul mercato, diviene presto uno dei maggiori successi automobilistici della fine degli anni ’20. Chrysler si cimenta con successo anche nelle competizioni ed affida le proprie auto al celebre Ralph De Palma, pugliese di nascita emigrato negli Stati Uniti ancora bambino, pilota formidabile che ancora oggi detiene un imbattibile record: 2.557 vittorie su 2.889 gare disputate. Due modello 72 sono iscritte alla celebre 24 Ore di Le Mans del 1928 e sovvertendo ogni pronostico si classificano 3° e 4° assoluti ad oltre 100 km/h di media. Walter Chrysler, uomo di marketing, crede nella pubblicità derivata dalle corse e per la Mille Miglia del 1928, iscrive quattro vetture modello 72 e le affida ad equipaggi molto forti: Emilio Materassi - Rodolfo Caruso, Baronessa Maria Antonietta Avanzo – Barone Manuel De Teflè, Conte Gioacchino Leonardi – Guido Cariaci, Lodolini – Ruggeri. Saranno proprio Leonardi – Cariaci, che giungeranno 22° assoluti al traguardo. La vettura che presentiamo è quella che corse nel 1928, la celebre maratona bresciana, guidata dall’equipaggio Materassi – Caruso. Il grande campione fiorentino Emilio Materassi è affiancato dal nipote del tenore Enrico Caruso, Rodolfo grande appassionato di corse. La loro gara terminerà prima dell’arrivo a Roma. L’auto è in ottime condizioni sia di carrozzeria che di meccanica ed è ancora nella configurazione con la quale corse la Mille Miglia ed altre competizioni dell’epoca tra cui il Circuito del Mugello. La colorazione gialla e nera è la stessa “ufficiale” che aveva nella stagione 1928, così come i parafanghi alleggeriti ed altre modifiche, apportate da Patriarca di Roma. Si ritiene che questo sia l’unico esemplare delle quattro vetture da corsa preparate dalla Chrysler per le competizioni. Una serie di importanti documenti del Museo Mille Miglia confermano che questo è l’esemplare affidato dalla Chrysler all’equipaggio Materassi-Caruso. L’auto necessita di essere reinserita in circolazione, in quanto priva di documenti.
€ 150.000,00 / 180.000,00
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